ArtsLife
09 Settembre 2022
“Oltre cinquanta opere d’arte qui esposte, provenienti da prestigiose collezioni private, tra le quali si annovera l’Istituto Matteucci, e da importanti musei pubblici, fra cui la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, conducono il fruitore in un cammino immersivo di analisi della poetica di un pittore senza tempo, che tutt’oggi è in grado di comunicare a livello cross-generazionale. A colpire nei passaggi fra le diverse stanze dedicate all’esposizione, un senso di pura bellezza da cui si viene avvolti, grazie alla rotondità e alla femminilità, potremmo dire, di qualsiasi forma, sia essa antropomorfa o meno, raffigurata, che conferiscono un’estrema delicatezza e dolcezza nella presentazione degli elementi. “
© Caterina Fondelli
19 Giugno 2022
Il 12 marzo scorso ha inaugurato presso il Museo Marino Marini di Firenze, la mostra “Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij” a cura di Luca Scarlini, narrazione di un’amicizia e intesa intellettuale fra due personalità di spicco del Novecento e lodevole presentazione di una profonda compenetrazione tra le arti. L’esposizione sarà visitabile fino al 27 giugno 2022.
Luca Scarlini riassume egregiamente in queste parole l’importanza della mostra “Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij” nel panorama curatoriale: “Ci troviamo di fronte ad un modello di mostra poco italiano, in cui si indaga una relazione fra un artista e un’altra arte. L’incrocio e l’interazione fra le arti nel Novecento furono molto numerose, ma sicuramente poco valorizzate e riconosciute. Nella relazione tra Marini e Stravinskij è identificabile una risposta condivisa, operata con strumenti diversi, alla questione del ritorno all’uomo primitivo. Si tratta nel loro caso di un vero e proprio appuntamento di mezzanotte, guidato dall’idea comune di tornare all’umanità prima della civiltà.”
March 22, 2022
On the occasion of the solo exhibition “Anj Smith. A Willow Grows Aslant The Brook” dedicated to the artist Anj Smith and curated by Sergio Risaliti at Museo Stefano Bardini in Florence, the contemporary painter recounts her poetics, the paths and sources of inspiration that enhanced her imagery and the role of painting in contemporary society. The show will be on view until May 1, 2022.
“Anj Smith: Gnoli was so unique in his vision and it was so heart-warming to see people understanding and appreciating it (at the exhibition). I am interested in making something from my experiences that has not already been made. There are also so many overlapping obsessions of his and of mine: fashion, for example."
December 9, 2021
Il carattere universale della carne. Jenny Saville a Firenze: la narrazione di una “tragedia” ricca di speranza
La mostra personale “Jenny Saville” a cura di Sergio Risaliti a Firenze, si caratterizza come un progetto di esposizione diffusa nella città, accolta dal Museo Novecento, Museo di Palazzo Vecchio, Museo dell’Opera del Duomo, Museo degli Innocenti e Museo di Casa Buonarroti, in una prospettiva di coesione fra istituzioni e supporto all’arte contemporanea.
“In Jenny Saville l’arte è un dialogo irrisolto fra materiale e immagine, con una leggerezza nell’approccio ed un iperrealismo bilanciati armoniosamente; un viaggio quotidiano verso l’ignoto quello dell’artista, che è totalmente rinascimentale pur nella propria contemporaneità. Jenny Saville dimostra una multidisciplinarietà in tutto simile a quella dei grandi maestri, unendo nella propria prassi riferimenti a musica, poesia, letteratura e mito, e abbracciando e rappresentando un senso di “tragedia speranzosa”, se così possiamo definirla. La pittura con lei si apre a inizi e esiti continui e nuovi, radicati in un’eredità passata quanto mai attualizzata, dove l’elemento considerabile come disturbante, emana bensì una visione totalmente positiva, consapevole e fiduciosa.”
Luca Scarlini riassume egregiamente in queste parole l’importanza della mostra “Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij” nel panorama curatoriale: “Ci troviamo di fronte ad un modello di mostra poco italiano, in cui si indaga una relazione fra un artista e un’altra arte. L’incrocio e l’interazione fra le arti nel Novecento furono molto numerose, ma sicuramente poco valorizzate e riconosciute. Nella relazione tra Marini e Stravinskij è identificabile una risposta condivisa, operata con strumenti diversi, alla questione del ritorno all’uomo primitivo. Si tratta nel loro caso di un vero e proprio appuntamento di mezzanotte, guidato dall’idea comune di tornare all’umanità prima della civiltà.”
July 26, 2021
Tra grattacieli e calciatori. Potenza, coerenza e coraggio nell’arte di Titina Maselli. A Firenze
Un omaggio a una delle grandi donne dell’arte italiana e internazionale fra il post- guerra e la contemporaneità, in mostra fino al 31 luglio a Firenze presso la galleria Eduardo Secci. Ancora una settimana per visitare la retrospettiva che celebra l’artista Titina Maselli (Roma 1924 – 2005), a cura di Alberto Fiz, presso la galleria Eduardo Secci nella sua sede di Firenze.
“Sarà infatti l’estrema originalità e impossibilità di essere catalogata in una precisa definizione ad essere la forza spiazzante di questa donna – un’artista che decide con determinazione e consapevolezza di non scendere a compromessi di alcun tipo, bensì di ascoltare con ostinazione la propria voce, vivendo con coerenza e chiarezza di visione. Grande è stata l’abilità e la forza di rinnovarsi nel tempo, pur rimanendo perfettamente riconoscibile e portando avanti un individualismo straordinario e un’assoluta libertà, che l’hanno probabilmente penalizzata in puri termini commerciali.”
© Caterina Fondelli
June 15, 2021
Istruzioni di Volo: il fantastico viaggio fra gli elementi di Chiara Gambirasio a Firenze
Fino al 10 ottobre prossimo, il Museo Novecento di Firenze accoglie la personale di Chiara Gambirasio con un progetto appositamente concepito per lo spazio del loggiato.
“Usciti da questo spazio non si è gli stessi che eravamo entrando, una sensazione di formicolio e di novità ci pervade comprendendo che l’artista è stata in grado di portarci altrove, di scardinare il conosciuto che possedevamo e di farci appropriare di un qualcosa di nuovo che sicuramente diverrà un utile strumento di approccio all’esistenza.
Questa mostra è una ventata di aria fresca e leggerezza, di quelle però non superficiali, che regalano invece una speranza, un senso di rinascita e di possibilità di cui tutti abbiamo bisogno, specialmente adesso.”
© Caterina Fondelli