ArtsLife

09 Settembre 2022

Oscar Ghiglia. Tavola imbandita, 1908. Olio su tela, collezione privata

“Oltre cinquanta opere d’arte qui esposte, provenienti da prestigiose collezioni private, tra le quali si annovera l’Istituto Matteucci, e da importanti musei pubblici, fra cui la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, conducono il fruitore in un cammino immersivo di analisi della poetica di un pittore senza tempo, che tutt’oggi è in grado di comunicare a livello cross-generazionale. A colpire nei passaggi fra le diverse stanze dedicate all’esposizione, un senso di pura bellezza da cui si viene avvolti, grazie alla rotondità e alla femminilità, potremmo dire, di qualsiasi forma, sia essa antropomorfa o meno, raffigurata, che conferiscono un’estrema delicatezza e dolcezza nella presentazione degli elementi. “

© Caterina Fondelli


19 Giugno 2022

Il 12 marzo scorso ha inaugurato presso il Museo Marino Marini di Firenze, la mostra “Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij” a cura di Luca Scarlini, narrazione di un’amicizia e intesa intellettuale fra due personalità di spicco del Novecento e lodevole presentazione di una profonda compenetrazione tra le arti. L’esposizione sarà visitabile fino al 27 giugno 2022.

Pas de deux_credits Giovanni De Stefano

Luca Scarlini riassume egregiamente in queste parole l’importanza della mostra “Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij” nel panorama curatoriale: “Ci troviamo di fronte ad un modello di mostra poco italiano, in cui si indaga una relazione fra un artista e un’altra arte. L’incrocio e l’interazione fra le arti nel Novecento furono molto numerose, ma sicuramente poco valorizzate e riconosciute. Nella relazione tra Marini e Stravinskij è identificabile una risposta condivisa, operata con strumenti diversi, alla questione del ritorno all’uomo primitivo. Si tratta nel loro caso di un vero e proprio appuntamento di mezzanotte, guidato dall’idea comune di tornare all’umanità prima della civiltà.”


22 Marzo 2022

In occasione della mostra personale “Anj Smith. A Willow Grows Aslant The Brook” dedicata all’artista Anj Smith e curata da Sergio Risaliti al Museo Stefano Bardini di Firenze, la pittrice racconta la sua poetica, il proprio percorso, le fonti di ispirazione che nutrono il suo immaginario e il ruolo della pittura nella società contemporanea. 

And Smith, This Vegetable Universe, 2019-20, Oil on linen, 14.5 x 21.5 cm / 5 3/4 x 8 1/2 inches, ©AnjSmith, Courtesy the artist and Hauser & Wirth, Photography©2020 Alex Delfanne, All Rights Reserved

Anj Smith: Domenico Gnoli aveva una visione del tutto singolare ed è stato toccante vedere come le persone in occasione della mostra, lo apprezzassero e lo capissero. Sono interessata nel fare qualcosa che sia focalizzato sulla mia esperienza e che nessun altro abbia mai fatto prima. Ci sono inoltre tante ossessioni sovrapposte fra le sue e le mie: la moda, su tutto.”


9 Dicembre 2021

Il carattere universale della carne. Jenny Saville a Firenze: la narrazione di una “tragedia” ricca di speranza

La mostra personale “Jenny Saville” a cura di Sergio Risaliti a Firenze, si caratterizza come un progetto di esposizione diffusa nella città, accolta dal Museo Novecento, Museo di Palazzo Vecchio, Museo dell’Opera del Duomo, Museo degli Innocenti e Museo di Casa Buonarroti, in una prospettiva di coesione fra istituzioni e supporto all’arte contemporanea.

JENNY SAVILLE, Rosetta II, 2005 – 2006, Olio su carta, montato su tavola, 252 x 187.5 cm, 99 3/16 x 73 13/16 in, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021, Collezione privata. Courtesy dell’artista e di Gagosian

“In Jenny Saville l’arte è un dialogo irrisolto fra materiale e immagine, con una leggerezza nell’approccio ed un iperrealismo bilanciati armoniosamente; un viaggio quotidiano verso l’ignoto quello dell’artista, che è totalmente rinascimentale pur nella propria contemporaneità. Jenny Saville dimostra una multidisciplinarietà in tutto simile a quella dei grandi maestri, unendo nella propria prassi riferimenti a musica, poesia, letteratura e mito, e abbracciando e rappresentando un senso di “tragedia speranzosa”, se così possiamo definirla. La pittura con lei si apre a inizi e esiti continui e nuovi, radicati in un’eredità passata quanto mai attualizzata, dove l’elemento considerabile come disturbante, emana bensì una visione totalmente positiva, consapevole e fiduciosa.”

Luca Scarlini riassume egregiamente in queste parole l’importanza della mostra “Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij” nel panorama curatoriale: “Ci troviamo di fronte ad un modello di mostra poco italiano, in cui si indaga una relazione fra un artista e un’altra arte. L’incrocio e l’interazione fra le arti nel Novecento furono molto numerose, ma sicuramente poco valorizzate e riconosciute. Nella relazione tra Marini e Stravinskij è identificabile una risposta condivisa, operata con strumenti diversi, alla questione del ritorno all’uomo primitivo. Si tratta nel loro caso di un vero e proprio appuntamento di mezzanotte, guidato dall’idea comune di tornare all’umanità prima della civiltà.”


26 Luglio 2021

Tra grattacieli e calciatori. Potenza, coerenza e coraggio nell’arte di Titina Maselli. A Firenze

Un omaggio a una delle grandi donne dell’arte italiana e internazionale fra il post- guerra e la contemporaneità, in mostra fino al 31 luglio a Firenze presso la galleria Eduardo Secci. Ancora una settimana per visitare la retrospettiva che celebra l’artista Titina Maselli (Roma 1924 – 2005), a cura di Alberto Fiz, presso la galleria Eduardo Secci nella sua sede di Firenze.

Titina Maselli, Veduta della mostra presso Eduardo Secci Firenze, 2021, Courtesy Eduardo Secci, Firenze – Milano, Photo Stefano Maniero

“Sarà infatti l’estrema originalità e impossibilità di essere catalogata in una precisa definizione ad essere la forza spiazzante di questa donna – un’artista che decide con determinazione e consapevolezza di non scendere a compromessi di alcun tipo, bensì di ascoltare con ostinazione la propria voce, vivendo con coerenza e chiarezza di visione. Grande è stata l’abilità e la forza di rinnovarsi nel tempo, pur rimanendo perfettamente riconoscibile e portando avanti un individualismo straordinario e un’assoluta libertà, che l’hanno probabilmente penalizzata in puri termini commerciali.”

© Caterina Fondelli


15 Giugno 2021

Istruzioni di Volo: il fantastico viaggio fra gli elementi di Chiara Gambirasio a Firenze

Fino al 10 ottobre prossimo, il Museo Novecento di Firenze accoglie la personale di Chiara Gambirasio con un progetto appositamente concepito per lo spazio del loggiato.

Chiara Gambirasio, Mercuriale, 2021, Gesso ceramico, acquerello, 10x10x1 cm, Courtesy l’artista e Museo Novecento Firenze, Photo Francesca Madiai

“Usciti da questo spazio non si è gli stessi che eravamo entrando, una sensazione di formicolio e di novità ci pervade comprendendo che l’artista è stata in grado di portarci altrove, di scardinare il conosciuto che possedevamo e di farci appropriare di un qualcosa di nuovo che sicuramente diverrà un utile strumento di approccio all’esistenza.

Questa mostra è una ventata di aria fresca e leggerezza, di quelle però non superficiali, che regalano invece una speranza, un senso di rinascita e di possibilità di cui tutti abbiamo bisogno, specialmente adesso.”

© Caterina Fondelli

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